CASSA GEOMETRI: NUOVE MISURE URGENTI PER L’EMERGENZA COVID-19
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa Geometri, consapevole della situazione di estrema e costante emergenza per il Covid-19, ha determinato nuove misure a sostegno degli iscritti.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione della Cassa, ha stabilito la sospensione di TUTTI i versamenti in scadenza fino a MAGGIO e l’automatica proroga in relazione all’ eventuale perdurare dello stato di emergenza sanitaria.
Si precisa, per gli iscritti che ne abbiano la facoltà e la volontà, che è possibile versare comunque le rate, garantendo in questo modo maggior liquidità alla Cassa per potenziare il welfare. Il recupero dei versamenti sospesi ed eventualmente non versati sarà oggetto di ampie rateizzazioni, senza alcuna sanzione e interesse.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche determinato:
• interventi a supporto della liquidità finanziaria dei professionisti tramite l’accesso al microcredito;
• un’indennità di assistenza sanitaria compresa tra 1.000 euro e 10.000 euro erogata attraverso le provvidenze straordinarie, in base alla gravità dell’evento;
• interventi economici per i geometri contagiati dal virus, grazie all’ampliamento della polizza sanitaria, che consentiranno a tutta la platea degli iscritti e quindi anche a chi non ha esteso la polizza base, di ricevere un’indennità – variabile a seconda della gravità del contagio – e in aggiunta alla diaria giornaliera, laddove prevista, dal piano assicurativo:
– indennità a seguito di terapia intensiva;
– indennità da ricovero per contagio da Covid-19;
– indennità a seguito di isolamento domiciliare.
• video consulto specialistico – 24 ore su 24 – tramite videoconferenza, anche per patologie diverse dal Covid-19, considerata la sospensione di gran parte delle visite specialistiche presso le unità sanitarie locali e la chiusura dei poliambulatori.
Cassa Geometri, inoltre, si sta adoperando, insieme all’Adepp, attraverso un costante dialogo con le Istituzioni, per far includere anche i professionisti nel “Cura Italia” ed eliminare una grave discriminazione per i lavoratori autonomi iscritti alle Casse.